mercoledì 11 gennaio 2012

02 Ai miei bambini di prima comunione


02 Ai miei bambini di prima comunione


Sapendo che la presenza del Signore nel pane e nel vino che abbiamo consacrati è un mistero della fede, anche per il prete, preferisco lasciare stare ogni tentativo di spiegazione per soffermarmi sul concetto di comunione, che è quello di fondamento.
Siete troppo piccoli per capire cose che neanche noi grandi capiamo, e soprattutto non viviamo, ma anche il Signore, sebbene che gli apostoli non capivano, ha parlato loro lo stesso dei misteri del regno. E una madre quanto parla al bambino che ha nel braccio, che la guarda con gli occhi lustri di contentezza e col greppo? Chissà che il Signore, un altro giorno, insieme ai fastidi della vita, non porti a livello di coscienza ciò che il padre e la madre e il prete vi hanno detto negli anni beati dell'incoscienza? Per questo vi parlo della comunione. Che non è legata alla particola ma alla vita.
Quanta poesia con la prima comunione ma anche quanta FALSITÀ! E' la comunione col Signore nel sacramento ma non è la prima comunione con lui. Quella è iniziata nel momento che vi ha pensati, praticamente da sempre, e si perfezionerà nella comunione dell' eternità, per sempre. E in questo grande arco di comunione lassù si inserisce il vostro piccolo pezzo di tempo in questo mondo. Che è possibile solo nella comunione.
Difatti non saremmo arrivati qua giù se il papà e la mamma non avessero fatto comunione di amore e di vita. La vita richiede comunione anche per proseguire. Comunione col cielo, con la terra, col vento, con le stagioni, con le persone. Anche il vostro corpo è una comunione ininterrotta delle cellule e delle parti fra di loro. E fin che tutto è in comunione e in armonia siete sani ma quando si rompe l' armonia iniziano i fastidi. Se poi il vostro corpo è anche in armonia con la vostra anima, siete sani e contenti, per cui senza questa armonia rischiate di cadere nella disperazione più profonda.
Posta così la cosa, non posso che augurarvi di vivere in comunione per essere vivi. Comunione con la famiglia ma anche col paese, iniziando dai vicini di casa. comunione con i compagni di scuola ma anche con tutte le età della vita, per avere una visione completa della realtà, per dare e prendere, per diventare più ricchi e fare più ricchi gli altri. E in questa comunione metterei anche i vecchi e i malati. Non solo per un atto di carità e perché potreste trovarvi anche voi così, ma perché l' anziano e il malato, nella loro povertà, sono gli unici che possono farvi il regalo prezioso della sapienza e trasfondervi un pezzo della loro anima.
Vi raccomando di non fare comunione solo con la televisione o col computer, che è una FALSA comunione, ma anche con un libro e con la vostra storia. Apritevi al mondo intero, ma senza rompere la comunione con la vostra terra, cultura e lingua. Solo se affonderete le vostre radici potrete espandervi come un grande albero. Nella vita, non aprite solo la porta dal frigo o della discoteca o dell' automobile, ma anche quella dell' ospedale, del cimitero e quella della chiesa, dove il Signore vi regala il pane del suo amore e la luce della sua parola.
Ho posto per ultima la comunione in chiesa non perché viene dopo di tutte ma perché è il coronamento di tutte e la chiave per entrare nella vita.
Anime benedette, il viaggio che affronterete non è facile, esposti come siete. Vi auguriamo la fortuna di vivere in armonia con la vostra anima, col mondo e con Dio. Vi accompagneremo coll' affetto e con la preghiera. Cercheremo di aiutarvi col nostro esempio. Più che una buona prima comunione, vi auguriamo una comunione lunga come la vita.

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