mercoledì 22 febbraio 2012

08 Confidenze di un’anima semplice


08 Confidenze di un’anima semplice

... Ho avuta la grazia di vivere tutte le stagioni della vita, senza saltarne nessuna e senza volere cambiare d'ordine. Ogni pianta deve fiorire nella sua stagione, altrimenti stona. Così, avendo goduta la gioventù, non mi pesa per nulla la vecchiaia, anche se è carica di dolenzie e di croci. E' il colore dei suoi fiori.
Ho avuto amici e pseudo-amici. I primi li ho cercati e mi hanno consolato e i secondi sono arrivati senza cercarli e li ho sopportati.
Attraverso la mia porta, e per la porta della vita, ho visto partire tanta gente, e mi ha pianto il cuore tanto che mi sembrava di morire. Ma Dio mi ha sempre mandato qualcuno, e il cuore si è ricreato al punto che mi è sembrato di tornare a vivere.
Portato per istinto a vivere appartato, ho cercato sempre di vivere in pace con me stesso prima che col mondo e questo mi ha permesso di trovare giovamento anche nella compagnia.
Tutte non le ho indovinate, e allo stresso modo tutte non le ho sbagliate. Ho avuta la fortuna di trarre profitto anche dalle esperienze negative. E' la più grande scuola, che ti riempie di umiltà e cervello.
Mi sono trovato tante volte senza soldi e salute, ma Dio mi ha ricompensato col regalo della speranza. Un regalo per i poveri che è negato ai ricchi. Adesso che il peso degli anni e dalle magagne mi fa sentire più povero di sempre, anche la speranza che Dio mi dà è più grande: di andare in una casa di pace. Ma senza fretta.
C'è stato un tempo della mia vita in cui avevo il terrore della morte. E mi è capitato che ero piuttosto giovane. Difatti avevo più gente di qua che non di là. Adesso il pensiero della morte mi fa meno paura. quando si è giovani, non si ha voglia di riposare perché si vorrebbe prendere il mondo intero. adesso invece riesco a godere di più i momenti di riposo. E credo di capire meglio ciò che significhi il riposo eterno.
Nella mia vita non ho mai fatto progetti. Difatti mi è toccato di percorrere sentieri che non avrei creduto e sono arrivato dove non avrei mai pensato. Dovrei mettermi a fare progetti adesso? Chi mi ha accompagnato fin qui e dato forza non mi abbandonerà nel momento in cui sono più vicino alla meta.
Sento tanti di loro tormentarsi se la vita è un bene e il nascere una fortuna o una disgrazia. Se farsi qualche domanda è giusto, non si può vivere ponendosi solo domande. Tanto più che, quando ti va bene, non ti viene voglia di perdere tempo a farti domande. E, quando ti va male, non sei libero nell'accettare le risposte.
La vita sarà sempre un mistero, fortuna e condanna assieme. quando uno dei miei cagnolini apriva gli occhi, la prima cosa che gli dicevo era questa: “chissà se oggi tu hai guadagnato o perduto?”. Ma lui era troppo impegnato a guardare i colori del cielo e dell' erba e soprattutto il muso di sua madre. Sì, aveva più cervello di me.
Come sono giunto fin qui senza conoscere nè la strada nè il tempo nè niente, così arriverò anche lì. perché non siamo noi a guidare ma è un’altra mano che ci guida. Non siamo noi che scegliamo, anche se così ci sembra. Difatti più di una volta mi è parso che qualcuno avesse scelto per me. Cosa devo fare? Fidarmi di lui e vivere in pace, sapendo che ogni giornata, anche se dovesse essere l' ultima, è sempre un miracolo.
Ho avuta anche religione, ma non troppa. Mi è piaciuto essere curioso sulle robe del mondo. Ma sulle robe di Dio ho preferito il mistero e il riguardo...”.

Nessun commento:

Posta un commento