31 Maddalena,
la “passionaria”
La
tradizione ha confuso e identificato in una sola persona la donna che
aveva lavato i piedi a Gesù, Maria di Magdala che era stata liberata
da sette demoni e Maria la sorella di Lazzaro e di Marta. Su di una
cosa è stata sempre precisa: riguardo l' amore appassionato della
Maddalena.
La
conversione le ha fatta cambiare vita, ma il vulcano del' amore
totale che la bruciava non si è spento. Difatti, giunta davanti a
Cristo, ha adoperato le stesse armi di seduzione che facevano perdere
l’anima ai suoi tanti amanti: il fiume dei capelli, la fontana
delle lacrime e i baci più infuocati, divenuti atto di pietà.
Perché non avrebbe dovuto voler bene al Signore
anche con la parte più bella di se, il suo corpo?
Il
Signore, dicendo che “i suoi peccati, che sono tanti, le sono stati
perdonati, perché ha ha molto amato” (Lc 7,47), si è
complimentato con lei e ha condannato noi. Stentiamo a ottenere il
perdono perché , anche se non facciamo grandi peccati, abbiamo il
cuore senza amore. E questo è l’unico peccato e il più tremendo.
Guardando
a tanta freddezza della cristianità, a tanta virtù laida, a tante
esistenze insignificanti e spente, devi avere simpatia per Maddalena
o Nena, con la sua passione che non riusciva a sfogarsi.
Almeno
lei faceva girare la testa a tutti, mentre noi facciamo girare la
testa dal' altra parte!
Dopo
l' Ascensione, Maddalena ha attraversato il mare su di una barchetta,
giungendo fino a Marsiglia, in Francia. E sarà una fantasia, ma un
amore forte non fa volare, attraversare montagne e mari e arrivare
fino alla porta dell' inferno e del cielo? Neanche la morte lo vince,
dal momento che l’eternità sarà puro amore.
In
questa storia così bella non mi piacciono le prediche moralistiche e
stupide su “la bellezza della virtù e la bruttezza del vizio” o
su “la contentezza dei buoni e la disperazione dei cattivi” e
neanche l' iconografia. I pittori raffigurano Maddalena brutta,
scompigliata, sporca, svestita e con teschio in mano. Ma come si può
diventare brutti appena ci si innamora della bellezza stessa? Non
doveva diventare ancora più bella?
Non
accetto una certa spiritualità di disistima per la realtà creata e
di odio per il corpo, il pensare alla sessualità come l’eterno
pericolo e alla corporalità come un peso da sopportare. Come tanti
santi che trattavano il corpo come un “somaro” e un “cadavere”.
O santa Maddalena de’ Pazzi, che urlava: “O patire o morire”.
questa gente è pericolosa, diseducativa, sballata e in contrasto con
la visione positiva che la Bibbia ha della creazione, da compatire ma
non da canonizzare.
E'
Dio che l'ha creata bella, la Maddalena, e non il diavolo. E se per
andare in Paradiso si deve essere brutti, storpi, antipatici,
selvaggi, disgraziati, scapoli, senza soldi e scalognati, allora
conviene cambiare destinazione. La vita cristiana non deve essere il
desiderio di scappare da lì ma la fortuna di avere qui un acconto
della realtà ultima. Una religione che ti spegne, ti raffredda, ti
disamora, ti toglie la passione con i suoi rischi per rischiare di
non puzzare di niente, non è un dono di Dio. E se la conversione
deve togliermi il gusto e la pienezza del vivere, non mi ingolosisce.
Un peccatore fantasioso e vivo è preferibile a un fedele insipido e
noioso. Davanti alla prospettiva di un'eternità monotona, mi butto
con la plebe. Accettando anche l' inevitabile confusione.
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