venerdì 4 febbraio 2011

05 Nell’agenda di Dio


05 Nell’agenda di Dio

Dio ha inviato l’arcangelo Gabriele in una città della Galilea chiamata Nazarerth, da una ragazza, promessa sposa a un uomo di nomo di nome Giuseppe della famiglia di Davide: la ragazza si chiamava Maria.
Assorbiamo queste parole a una a una per scoprire l’opera misteriosa di Dio nella storia.
Ogni salvezza parte da Dio e quando lo vuole lui, l’unico che conosce il segreto del “tempo”. E lui opera mediante le creature, la via più naturale, per onorarle rendendole partecipi a un piano di salvezza. L’angelo è stato inviato: non può andarci da solo, stando che la legittimazione del viaggio è il messaggio che deve consegnare. E così anche Gabriele parte per la grande trasferta. Dove andrà il messo di Dio e che strada intraprenderà?
Se Dio è il più trascendente e oltre ogni pensiero, o immaginazione, posso scegliere anche un’immagine “materiale”, cosciente che si tratta di una mia fantasia.
Quali nomi sono scritti nell’agenda di Dio, completi di indirizzo e numero telefonico? Posso dedurli dal percorso che ha compiuto il postino Gabriele.
Fra tante persone nel mondo di allora, o anche solo in Palestina, in cima a tutti non c’era il numero di telefono del primo sacerdote e nemmeno quello di Erode o del governatore o del presidente della banca di Gerusalemme. Non era nemmeno Gerusalemme, ma Nazareth, un paese da cui non poteva nascere nulla di buono. E a Nazareth, in cima alla lista c’era una ragazza di nome Maria, promessa sposa a Giuseppe. Sicuramente una casa priva di, telefono o segreteria telefonica, perché nessuno si sarebbe sprecato a chiamarli. Ma Dio non necessita di telefono; preferisce parlare direttamente al cuore.
Giungendo all’odierna situazione, friulana, quali sono i primi nomi, annotati sull’agenda di Dio? Sicuramente non è quello del vescovo di Udine e della curia e nemmeno quelli del sindaco o del prefetto. Come non sarà quello del parroco di Basagliapenta. Perché Dio non guarda timbri o targhe o istituzioni, ma il cuore, ci saranno anche quelli, ma non fra i primi. Almeno non per diritto.
Senza voler rubare a Dio il segreto della croce, credo di conoscere più di qualche persona che sicuramente è registrata fra i primi nell’agenda di Dio. Persone che vivono le beatitudini, forse senza nemmeno conoscerle; gente che ha una fede granitica nonostante tutti i terremoti della vita. Persone che danno sempre senza mai chiedere nulla, convinte di avere solo doveri e nessun diritto; gente che non si dimentica di nessuno, anche se nessuno si ricorda di loro; persone che danno e lavorano in piena gratuità, coscienti della “nullità” apparente del suo dare e del suo combattere; povere fontane a cui tutti vanno a dissetarsi e tanti non hanno nemmeno l’educazione di chiudere il rubinetto dopo aver bevuto.
Chissà da chi è volato Gabriele in questi giorni? Spero in tanti paesetti della Carnia o della Slavia, in tante borgate del Friuli dove non hanno udito il rintocco di una campana. Non basta celebrare il Natale per assicurarsi la presenza dell’angelo. Anzi credo che sia andato dove non c’erano né luci né speranza, là dove la vita ha assunto la tinta grigia della morte. Se veramente Dio è alternativo e non mafioso.
A proposito di agende, ogni anno ne iniziamo una; che nomi abbiamo annotato per primi? Quanti poveri e piccoli abbiamo segnato, per essere in sintonia con l’agenda di Dio?

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