lunedì 26 dicembre 2011

40 Preghiera alla Madonna


40 Preghiera alla Madonna


In casa, ho appeso una bella Madonna con il volto nero e col Bambin Gesù, simile alla Madonna di Castelmonte, ricamata a mano, e non posso guardarla senza sentirmi guardato. E il mio pensiero va ai tanti pellegrinaggi della nostra gente, ai tanti rosari delle nostre madri, alla grande devozione mariana del nostro popolo, sempre ricca di fastidi e di madonne.
I friulani non hanno visto la madonna come una specie di divinità ma come una sorella e una madre che soffriva come loro. E non le hanno chiesto di togliergli la croce e la fatica del vivere, cosa impossibile, ma di tenergli compagnia nel loro calvario di singoli e di popolo.
Con questo spirito, ho voluto aggiungere la mia preghiera alla loro preghiera, la mia litania alla loro litania. L’ho dedicata alla Madonna del rosario, pensando non tanto alle rose ma al mistero della vita. Soprattutto ai misteri dolorosi, che sono i più difficili da comprendere e da accettare, ma anche quelli che più si avvicinano alla gloria.

Madonna del Rosario,
madre di grazia e di misericordia,
madre di Cristo e degli uomini,
regina del cielo e della terra,
madre di perdono e di pace.
Tu che sei madre del Creatore,
vedi anche delle crature e della creazione intera.
Tu che sei madre del Salvatore,
vedi anche di quelli che devono essere salvati.
Tu chge sei la Vergine fedele,
non abbandonarci nella nostra infedeltà.
Tu che hai avuto la fortuna di credere,
vedi di noi che stentiamo molto
ad avere fiducia in Dio e in noi.
Tu che hai toccato, visto, sentito il Signore
E goduto della sua presenza,
vedi di noi che non lo sentiamo, non lo vediamo,
e non soffriamo per la sua assenza.
Tu che hai regalato la Luce,
vedi di noi che girovaghiamo nel buio.
Tu che hai partorito il Giorno,
vedi di noi che siamo in piena notte.
Tu che hai partorito il Tutto,
vedi di noi che giriamo intorno al vuoto
e del nostro essere nulla.
Tu che sei stata chiamata,onorata
E cantata dai nostri padri e avi,
non abbandonare noi, che siamo i loro figli e nipoti.
Tu che hai accompagnato il nostro popolo
Nella sua disperazione per il mondo per guadagnarsi il pane,
non abbandonarci nella dispersione culturale e morale d’oggi
e dacci il pane dell’anima e della mente.
Abbiamo implorato verso di te nelle tragedie delle guerre.
Ascoltaci e aiutaci
Nella guerra di ogni giorno che è la vita.
Abbiamo implorato verso di te quando tremava la terra
Sfigurando i nostri paesi,
ascoltaci e aiutaci ora che un terremoto spirituale
tende a toglierci ogni punto di riferimento
e a sfigurare la nostra anima.
Tu che hai aiutato il nostro popolo
Negli anni tormentati della povertà e della miseria,
non abbandonarci negli anni non meno pericolosi
dell’abbondanza.
Ascoltaci, anche se non ti ascoltiamo.
Guardaci, anche se non ti guardiamo.
Aiutaci, anche se non te lo chiediamo.
Perdonaci, anche se non lo meritiamo.
E mostrati, oggi più di sempre, madre di misericordia,
di perdono e di pace. Amen.

.

Nessun commento:

Posta un commento